di antonio de benedittis.
Nel leggere dei documenti sulla storia della MADONNA DEI GRECI, ho trovato questa curiosa storiella sviluppatasi nei dintorni della masseria Panareo, la pubblico ma con la raccomandazione di leggere per intero tutta la documenta ricerca di Antonio de Benedittis gia pubblicata su archeoveglie.eu e che ci fa comprendere perché la chiamiamo Chiesa della Madonna dei greci http://www.archeoveglie.eu/leggimi.asp?id=27
La mattina del 19 ottobre 1732, giorno di domenica, il governatore della Terra di Veglie, Teodoro Megha, manda Tomaso Zimbari e Pietro della Bona, servienti della corte laicale per carcerare Vincenzo Sozzo, querelato per aver arrecato danno con le sue pecore alle colture di Cristoforo Verrienti. I due servienti, sapendo che il Sozzo tutte le domeniche si recava nella cappella della Madonna dei Greci per ascoltare la messa lo impostarono e appena lo videro uscire dalla masseria Panareo, dove lavorava, lo afferrarono per portare a termine il loro mandato; il Sozzo oppose resistenza e ne seguì furibonda colluttazione nel corso della quale sopraggiunse il chierico Domenico Sozzo, fratello di Vincenzo, che sotto la minaccia di una schioppetta che aveva nelle mani ordinò ai due servienti, che intanto avevano tirato fuori i coltelli, di lasciare libero il fratello. Lo stesso giorno il governatore, informato dell’accaduto, presenta querela criminale nella curia arcivescovile di Brindisi, contro il chierico Sozzo chiedendo che venisse punito adeguatamente per il misfatto commesso in quanto con il suo comportamento, ha violato la giurisdizione reale. Il vicario foraneo Giovanni Marcuccio (Veglie 1683, ivi 1766), incaricato dell’informazione, acquisisce la deposizione di diversi testimoni fra i quali quella di frate Andrea dell’Atti, di anni 35, eremita in ecclesiae sub titulo Beatae Mariae Virginis, vulgo dicta delli Greci, i quali tutti, sostanzialmente, confermano la versione dei fatti sopra riportata. Segue processo nella curia arcivescovile di Brindisi.
NOTIZIE INTORNO ALLA CHIESA DELLA
MADONNA DEI GRECI E DELLA MASSERIA OMONIMA
a cura diAntonio De Benedittis
Parlando della chiesa della Madonna dei Greci non si può prescindere dal parlare anche della masseria omonima e delle vicende che hanno interessato sia l’una che l’altra, trattandosi di due corpi che hanno una stretta attinenza tra loro per essere stati entrambi costruiti nello stesso luogo, cioè in loco dicto li Greci, vastissimo territorio in feudo di Veglie, un tempo prevalentemente macchioso, confinante con i beni della masseria delli Falsaniti, con quelli della masseria Antonio Favale (oggi Cavoti) e con la vecchia via che conduceva alla spiaggia di Cesaria1.
Va subito detto quindi che la dizione “delli Greci” con la quale viene individuata sia la chiesa e sia la masseria, non ha alcun nesso con le migrazioni del popolo greco verificatesi nei secoli scorsi nelle nostre contrade, ma si riferisce più semplicemente al nome della famiglia Greco, proprietaria nella Terra di Veglie del loco dicto li Greci 2.
1 Altra strada comunale che parte dall’abitato e mena nella spiaggia di Cesaria precisamente dalla cosiddetta Case Nuove (ora via Dante), passando per Sant’Elia, rasendo i fondi della Cappella dei Greci e va a terminare ai partifeudo di Leverano, lunga chilometri 5, larga metri 6. (Inventario strade 1867, in Archivio storico comune di Veglie, Categ. X, Lavori e servizi pubblici, busta 1, fascicolo 1.8).
2 Nel passato e comunque fino al XVIII secolo alcuni cognomi, (specialmente negli atti di battesimo, matrimonio e morte e nei protocolli notarili,) non venivano indicati sempre allo stesso modo, ma a seconda della persona cui si riferiva, per cui per indicare un uomo il cognome restava “Greco”, per una donna il cognome diventava “Greca”, per più componenti della stessa famiglia il cognome diventava “Greci”; e questo per quanto riguarda la famiglia Greco, ma altri cognomi si prestavano a simili trasformazioni come: Spano (Spano, Spana, Spani), Negro (Negro, Negra, Negri), Falsanito (Falsanito, Falsanita, Falsaniti), Amato (Amato, Amata, Amati), Lupo (Lupo, Lupa, Lupi), e molti altri ancora. CLICCA PER CONTINUARE A LEGGERE. madonna dei greci