“OGGI E’ IL MOMENTO DELLA SAGGEZZA NELLA SCELTA DEL FUTURO CHE VOGLIAMO COSTRUIRE”

Questo è il cuore del messaggio nel recente intervento al meeting di Rimini di Mario Draghi.

SAGGEZZA è il concetto nuovo di cui la politica di oggi ha bisogno per uscire dalla profonda crisi di identità in cui si trova.

La Saggezza è oggi indispensabile, per valutare in modo corretto, i bisogni della nostra comunità cittadina, la Saggezza non ha regole scritte, non ha programmi elettorali, disattesi con sistematicità, ma è un modo di porsi in una attenta osservazione della realtà, alla luce della nostra morale, alla luce dei principi etici di ognuno di noi.

I principi etici, quelle capacita che ognuno di noi mette in atto nelle gestione quotidiana dei propri beni più cari, dei propri interessi e che, malgrado tutte le difficoltà, danno ci dei risultati molto incoraggianti. Chi, essendosi impegnato nella crescita della propria famiglia, della gestione delle proprie ricchezze non ha ottenuto nel tempo dei risultati che ci incoraggiano a continuare sulla strada della saggezza? Gli stessi principi etici dovrebbero essere applicati da quel cittadino che viene scelto come amministratore di turno. Avere un’amministrazione che fa riferimento alla saggezza, che ogni singolo essere umano certamente ha, è la più grande scelta moderna che la Politica vegliese può e deve fare. Questo vuol dire essere moderni, al passo con i tempi ma fondamentalmente innovatori attraverso un processo che porta alla crescita umana della nostra comunità. Ciò che conseguirà sarà meraviglioso.

La nostra Veglie si è inaridita, le abbiamo succhiato l’anima negli anni, l’abbiamo illusa e delusa: è senza dignità, è alla ricerca della propria dignità perduta, della propria anima. E’ questo uno dei motivi che non ci rende più competitivi con i paesi limitrofi, è questo uno dei motivi che fa fuggire da Veglie le nuove ricchezze professionali, è questo il motivo di questo cedere le armi da parte di chi resta in questo paese senza possibilità di riscatto e in una condizione di continuata sottomissione, necessaria per sopravvivere.

Non voglio credere che chi amministra non possiede morale, è vero tutt’altro: è vero che il mondo della politica ritiene di doverne fare a meno nella gestione saggia e responsabile della cosa pubblica.

Le liste ormai sano state fatte, rifarle magari cambiando i vecchi e anacronistici uomini del mondo politico è impensabile, ma chiedere e sperare che i vecchi della politica locale si impegnino a cambiare il loro comportamento è auspicabile e certamente un obbligo morale nei confronti di un paese agonizzante, risultato ultimo delle grandi promesse elettorale e delle distorte e costose soluzioni date dai politici di turno.

“Chi è senza peccato scagli la prima prima pietra”

Carissimi candidati vi invito a mettete da parte ogni logica che sostiene la sterile gestione del potere , un potere ormai sofferente, un potere che ormai ha poco da dare anche ai suoi amministratori più incalliti: non anemizzate, più di quanto è stato fatto fino ad oggi, i cittadini di questo paese.

Bisogna cambiare completamente la rotta: bisogna affidarsi alla SAGGEZZA. La novità di questa campagna elettorale non deve stare nel chi fa il programma più bello o più originale e poi succede che non può essere realizzato o magari inutile per l’economia generale del paese, la novità dovrà stare nell’uso della saggezza sia nel condurre la campagna elettorale e sia nella guida responsabile della macchina amministrativa che qualcuno assumerà.

Essere saggio nella guida della propria famiglia e dimenticarsi di questa dote durante la gestione della cosa pubblica mi fa pensare ad un comportamento schizofrenico e la schizofrenica è una seria malattia psichiatrica che va curata con intelligenza e SAGGEZZA.

RIDIAMO UN’ANIMA ALLA NOSTRA VEGLIE. nicola gennachi