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LA PANCHINA….RAPITA

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LA PANCHINA….RAPITA

Questo screennshot di street view del 2015 da un’ idea della funzione che aveva la panchina collocata nella piazzetta di largo San Vito a Veglie. In modo più comprensibile, fino ad alcuni mesi fa La Panchina c’era e svolgeva la sua funzione sia per i “giovani della terza età”  sia per i giovani gruppi di ragazzini che, frequentemente, si fermavano a giocare, attutendo l’irritante  rumore del traffico col le loro gioiose grida.

Una sera dell’estate scorsa, (2021) in Piazza Umberto Primo, un falegname è intervenuto d’urgenza per sistemare una panchina che si era rotta e, ad onor del vero, l’assessore al ramo ha seguito con vero senso di responsabilità l’intervento dell’artigiano. In circa mezz’ora tutto è tornato nella norma.

Che gioia vedere che qualcosa, finalmente, funziona!

Ma, in queste storie di contrapposti,  cosa vado a trovare tra i miei neuroni in via di disconnessione funzionale? ERACLITO, un filosofo greco vissuto nel V secolo a. C. che, con sua legge degli opposti, sosteneva che gli opposti, nella loro lotta non si escludono  a vicenda, ma nella loro azione  danno  origine all’armonia, per cui  se di qua c’è qualcosa di positivo, di là ci deve essere qualcosa di negativo e da questa lotta ne deriva l’armonia. Allora piuttosto che fare il piagnone, lamentandomi delle piccole incomprensibili inadempienze della nostra Amministrazione comunale, mi sono raccontata questa piccola storia paesana che mi stimola a vedere gli eventi contrapposti in modo positivo.

Sarà cosi? speriamo!

L’opposto di quello che era successo in piazza, qualche giorno dopo, si attualizza nella piazzetta di Largo S. Vito.

panchina rotta
panchina rotta

Alcune strisce della panchina vengono rotte da qualche fannullone ed io segnalo ai vigili urbani “la rottura della panchina” e, penso, “qualche… giorno e ridaranno la sua dignità alla panchina”.panchina rotta

La risposta fu rapida  ed efficiente: rimossi gli assi di legno sia quelli  rotti che quelli ancora integri . Messa in sicurezza immediatamente,  così come la si vede in foto.

Ecco l’opposto della Piazza Umberto I

E’ passata l’estate, l’autunno ed  arrivato l’inverno,  ma della sistemazione della panchina niente.

Poiché, in questo nostro coraggioso paese, raccontare le storie in modo esplicito vuol dire rischiare di  trovarsi investito dalla “Corazzata Potemkin”, intorno alla metà di dicembre sul mio profilo di FB ho postato una foto ad alto contenuto ironico, nella speranza di ricordare a qualcuno che c’era un lavoro di pubblico interesse che aspettava di essere portato a termine.

 

“Capacità nell’adattarsi ad un nuovo uso delle panchine…anti covid”  era questo il titolo della foto postata.

…Nno ni passau mancu pi la capu!

Non passa molto tempo e una mattina i piedi della panchina, insieme ai bulloni che li fissavano a terra, erano spariti.

largo san vito senza panchina

Erano due bei piedi, mi sembravano in ghisa. Mi son chiesto li avrà smontati qualche dipendente del Comune, e su ordine di chi? oppure qualcuno, visto lo stato di totale disinteresse, li ha smontati e se li è portati nella propria villa?

Eppure, non ho capito il motivo della scelta di togliere tutti i travetti in legno della panchina piuttosto che sostituire i tre che erano stati rotti. Ho fatto sapere che avrei potuto pagare io la  sostituzione dei tre travetti rotti, ma nessuna risposta: silenzio totale.

Ora io mi chiedo è legittimo che qualcuno porti via i piedi di una panchina e nessuno si preoccupa? Oppure è possibile che chi amministra questo paese faccia smontare una panchina senza che ci fosse un valido motivo?  A distanza di quasi un anno non mi si venga a dire che c’è un progetto di recupero di tutto largo S. Vito in quanto è stato intercettato un finanziamento!

Sarebbero poco intelligenti per essere creduti delle persone serie.

Sarebbe gradita una risposta intelligente visto che il problema da me posto sembrerebbe veramente ridicolo, ma l‘armonia eraclitea mi fa ancora ben sperare, purché come dice un vecchio proverbio :”chi vive sperando … muore disperato.

Raccontata sembra ‘na bella storiella per bambini semplici, ma gli adulti dovremmo sapere che dietro ad una semplice storiella c’è sempre  una “morale della favola”   sotto sotto, forse la morale della favola sta proprio in un piccolo problema di giustizia e con la Giustizia non penso che si possa giocare molto.

nicola gennachi

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