Il 29/08/2022 il Consiglio Comunale di Veglie ha deliberato, all’unanimità, la “Concessione del diritto di superficie, a titolo gratuito, su immobile di proprietà comunale da destinare a Casa della Comunità con fondi del PNRR – Missione 6 -Salute di cui alla DGR n.688/2022” . I locali in questione sono quelli dell’ex Comune di Parco delle Rimembranze, per 99 anni.
Qualche mese dopo abbiamo visto parcheggiato, nei pressi della sede dell’ ex comune in largo Parco delle Rimembranze, un rimorchio scarrabile sul quale veniva ammassato il materiale di risulta proveniente dall’interno dello stabile comunale.
A distanza di circa un anno non abbiamo più notizie sull’ andamento dei lavori per la Casa di Comunità. Attenderemo-
Intanto a Nociglia viene firmato l’accordo per un’altra Casa di Comunità. Riporto l’articolo comparso sul Nuovo Quotidiano di Puglia ieri 8 novembre 2023.
Casa di comunità, la prima a Nociglia: laboratori e specialisti
A Nociglia nascerà la prima Casa di Comunità della provincia di Lecce gestita dalla Asl. Ieri mattina, è stato firmato dal direttore generale dell’Asl Lecce Stefano Rossi e dal sindaco Vincenzo Vadrucci insieme al segretario comunale di Nociglia, Mario Tagliaferro, l’atto di cessione del diritto di superficie tra il Comune, proprietario del terreno, e l’azienda sanitaria, finalizzato alla costruzione della nuova struttura.
Sarà la prima delle 24 Case di comunità previste nel territorio salentino, descritte come edifici residenziali sanitari promotori di un modello di intervento multidisciplinare di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria. In queste strutture – riservate a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi logistici o socio sanitari – saranno erogati servizi sanitari di base e potranno lavorare in équipe il medico di medicina generale e i pediatri in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti sanitari quali logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e altri.
A Nociglia, la Casa nascerà in via Nazario Sauro su un terreno comunale: «Come amministrazione abbiamo deciso di assorbire noi i costi e rogitare direttamente col segretario comunale e i nostri uffici – spiega il sindaco Vadrucci -, e questo ha dato un’accelerata molto forte a tutta l’iniziativa di concerto con l’ufficio legale dell’Asl. Questo passaggio è stato fondamentale per poter dare alla Asl la possibilità di ottenere il terreno e avviare la realizzazione di questa Casa di comunità, ovviamente non prima di aver espletato tutte le gare necessarie e preliminari alla costruzione dell’immobile. Sarà un luogo dove avverrà l’incontro sia dell’aspetto sanitario sia dell’aspetto sociale, localizzato in un luogo molto facile da raggiungere e a servizio anche dei Comuni vicini. Ci saranno i medici di famiglia, i pediatri e delle sale dove si potranno fare – tra le altre cose – dei piccoli interventi, servizi di dialisi, cardiologia e altro, un ambulatorio polispecialistico. Sarà dunque davvero un bel centro».
In provincia, sono state previste dalla Regione 24 case di comunità, sei ospedali di comunità (Nardò, Maglie, Gagliano del Capo, Campi Salentina, San Cesario di Lecce e Poggiardo) e sette centrali operative territoriali, il tutto con fondi Pnrr missione 6-Salute. La nuova struttura che sorgerà a Nociglia mira a «rafforzare il ruolo dei servizi sociali territoriali nonché la loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale e diventerà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici, e costituirà il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica, un punto prelievi, garantendo la promozione della salute, la prevenzione e la presa in carico della comunità di riferimento». Tra i servizi inclusi sarà previsto il punto unico di accesso (detto Pua) per le valutazioni multidimensionali (servizi sociosanitari) e i servizi dedicati alla tutela della donna, del bambino e dei nuclei familiari secondo un approccio di medicina di genere.