Home Home IL CANDIDATO SINDACO VA SCELTO DALLA BASE. TOCCA A VOI GIOVANI LEVE FAR RIPARTIRE IL PAESE.

IL CANDIDATO SINDACO VA SCELTO DALLA BASE. TOCCA A VOI GIOVANI LEVE FAR RIPARTIRE IL PAESE.

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LA PIAZZA DI VEGLIE

C’era una volta a Veglie il “salotto della Piazza” …..qui i braccianti agricoli, i loro figli studenti e uomini di appartenenza politica diversa si incontravano la sera e, tutti insieme, nel rispetto del proprio ruolo sociale, giorno dopo giorno, partecipavano alla orditura della vita del paese: vivevano la loro Politica.

C’era odore di povertà rattoppata, vissuta in una condizione che oscillava tra la rabbia e la rassegnazione, ma c’era anche tanta voglia di riscatto.

Non mancava in quella Piazza, l’odore dello zolfo, del solfato di rame con cui i braccianti avevano trattato la vigna la mattina precedente, c’era l’odore del sudore di quella gente tutta protesa verso un riscatto sociale e orgogliosamente coinvolta in un programma comune: la crescita del proprio paese. Vi riuscirono.

In quel progetto comune anche la Politica ha fatto la sua parte.

FOTO DI ENZO DE BENEDITTIS

E oggi? E’ tutto normalmente cambiato tanto che a Veglie ”imprenditori, che sempre più spesso, spostano altrove le proprie attività; inadatto ai giovanissimi, perché privo di qualunque appeal; ostile agli anziani che non trovano spazi pubblici a loro destinati” così scrive la giovane Valentina Strafino su Veglie news e chiede ai tanti “anziani” della politica locale di lasciare un po’ di spazio in più ai giovani.

Nessun patto fra l’uomo e il lione

Nessuna pace tra l’eterna guerra dell’agnello e del lupo”

Cosi diceva Achille ad Ettore prima del combattimento finale.

Questa è la logica del modo di fare politica oggi nel nostro paese per cui, cara Valentina, cari giovani vegliesi (uomo o agnello) tocca voi allontanare dalla politica gli “anziani nelle idee”(lione o lupo) che potrebbero ancora peggiorare le condizione del nostro paese. Sette anni e mezzo di oscurantismo politico, penso che possano bastare. Il paese ha vissuto in un clima di censura preoccupante e non può attendere ancora nel silenzio.

Carissimi giovani e neofiti della politica spetta a voi suonare la sveglia in quanto siamo, in buona parte, sotto l’effetto onirico di una anestesia da ketamina. La fantasia non vi manca, siate creativi e fiduciosi in voi stessi, svegliate questo paese ricco di generosità. Voi giovani meritate la nostra fiducia per dare inizio ad un nuovo modello di vita sociale. Non sarà facile ma è possibile; se non oggi sarà domani, ma non oltre.

Questo progetto, però, passa per alcuni punti obbligatori io, senza presunzione, provo a proporne uno.

Veglie angolo tra via Carducci e via Santo Spirito

Bisogna investire del tempo per conoscere la storia degli ultimi anni della vita politico-amministrativa vegliese. Farsela raccontare da chi l’ha vissuta sarebbe la via più breve.

Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio ma bisogna discernere tra i “tirannosauri” della politica le cui idee sono ormai fuori dalla realtà e gli “anziani” che hanno maturato in saggezza e la cui esperienza potrà esservi utile.

Dovete riscoprire i vecchi valori per potervi difendere bene dal protezionismo dei “tirannosauri”, onorati di avervi come loro alfieri.

Ma di che razza di dignità sono impastati coloro che accettano questo tipo di sostegno. Può gratificante essere eletti con i voti di qualcuno, ma ricordate che non sarete più liberi e questa condizione di sottomissione sarà il vostro tormento quotidiano.

L’impatto più rovinoso di un neo amministratore è quello con la farraginosa macchina burocratica, questa ha il suo giusto potere gestionale, che va rispettato, ma a condizione che si capisca dove inizia lo strapotere che mette in seria difficoltà un amministratore.

L’esperienza politica di qualche “anziano” vi potrà essere molto utile per comprendere e superare gli ostacoli che nascono nel rapporto con la complessa macchina burocratica, essa o deciderete di guidarla con iniziale sufficientemente, avendone appreso le regole, o sarà lei a guidare voi quali neofiti e incompetenti amministratori.

Sarà uno scontro continuo fra due contraltari del potere ma che fanno parte dello stesso sistema. Sono le regole del gioco, o ci stai o sei fuori.

foto di Enzo De Benedittis

Per comprendere gli errori che si possono evitare bisogna conoscere un po’ della storia recente scritta dalle diverse amministrazioni. Riporto qualche capitolo non certamente felice della nostra storia amministrativa.

Sono ancora calde le ceneri di un duro confronto politico, per non dire scontro, tra posizioni inerenti l’ambiente e la salubrità dell’aria, ( quanti di voi conoscono la storia del Sansisficio? ). Si Ignora? Bene è il momento di cominciare a studiare.

Comprendere come scelte sbagliate impoveriscono un paese, quando queste scelte riguardano l’assetto economico-finanziario, anche questo ha la sua importanza.

Veglie è un paese in agonia in cui si riesce a fare molto poco rispetto alle sue potenzialità.

Allora mi chiedo perché a Veglie un progetto finanziato con circa 2 milioni di euro con fondi europei alla fine dei lavori, conclusi con enorme ritardo, il costo viene maggiorato di circa 600.000 euro? E lo sappiamo che questa somma deve essere pagata esclusivamente con le tasse dei cittadini vegliesi? Non si poteva, con quei 600.000 euro, fare interventi aggiuntivi nel nostro territorio? Chiamiamoli pure incidenti di percorso ma perché questo genere di incidenti non possono essere eliminati ponendo un maggiore senso di responsabilità nella gestione della cosa pubblica?

E ancora il ricordo non si è affievolito per quegli oltre 100.000 euro di tasse spesi per uscire dall’investimento finanziario degli “swaps”; anche questa è stata una scelta fatta da una delle passate amministrazioni nella puerile convinzione che così avremmo migliorate le condizioni economiche delle casse comunali e poi, e poi… non voglio ricordare altro ma sarebbe necessario conoscere la storia degli ultimi anni per poter diffidare di certi “anziani” che certamente rifarebbero gli stessi errori: è una questione culturale. Purtroppo ognuno ha le proprie capacità più o meno limitate e ognuno le usa nel migliore dei modi, le conseguenze sono quelle esposte prima.

piazza di veglie

Nessuno progetto utile per l’incremento del turismo nel nostro paese e i beni culturali praticamente tutti chiusi. Spazi di proprietà comunale chiusi piuttosto che affidarli ad associazioni varie col fine di facilitare l’aggregazione fra cittadini. Ma questo renderebbe più difficile la vita ai “tirannosauri” della politica, intrisi di idee ormai inadeguate alle necessità di Veglie. E si, è risaputo che se si facilita l’aggregazione della gente questa acquista forza contrattuale, prende coscienza, diventa più preparata e diventa più difficile amministrare una comunità ben aggregata ma più partecipe.

SS. Trinitrà – Cripta della Favana – Veglie

Allora a Valentina e ai suoi coetanei suggerisco di ripartire da alcuni valori di quei padri contadini che insieme ai loro figli studenti hanno fatto crescere il nostro paese, gli “anziani” di oggi sono i figli studenti di ieri e con gli stessi valori vivono in mezzo a voi giovani.

Cosa farei oggi: O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è terminato” è giunto il momento che voi iniziate il vostro di viaggio. Trovate il “vostro Capitano” capace di guidare, insieme a voi, la farraginosa macchina della burocrazia e qualche “vecchio lupo di mare” come tutor temporaneo, potrebbe dare dei buoni risultati. Potremmo cominciare così a costruirre una nuova classe politica. Abbandonate il sogno di diventare membro del consiglio comunale grazie ai “suffragi regalati” dai “tirannosauri della politica” e riprendetevi la vostra Libertà. Non ci può essere promozione sociale se manca la libertà

E’ il momento di mettere fine ai “Re Travicello” che ci cadono dall’alto. Se così dovesse essere allora fatemi pensare che a Veglie non siamo ancora sufficientemente maturi per autodeterminarci.

Buon lavoro. nicola gennachi

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