Abbiamo ricevuti questi “pensieri in libertà” che fra auguri dovuti, frasi e comportamenti da stadio, imprecisioni goliardiche suggeriscono uno stile più consono a chi ricopre cariche istituzionale.
AUGURI MISTER PALADINI: BENVENUTO IN SERIE A
“Faber est suae quisque fortunae”* (Ciascuno è artefice della propria sorte).
Antica massima del 300 a.C., la quale si suole citare per affermare che nella vita conta più la volontà e l’azione dell’uomo che l’intervento della sorte.
Nell’antica Roma, quella degli Dei e della Repubblica Romana, il Console Appio Claudio* sosteneva che solo l’uomo aveva la capacità di cambiare gli eventi della storia, discostandosi dall’idea comune che erano le Parche a tessere il filo del destino.
A distanza di secoli, nell’era di Dio e della Repubblica Italiana, preferisco credere che, in una realtà piccola come quella vegliese, le Parche esistano ancora, perché, a noi uomini è stata data la possibilità di provare a cambiare, ma non ci siamo riusciti.
Ad animi raffreddati e con dati alla mano, non mi resta che congratularmi con il nuovo Sindaco Claudio Paladini che ha vinto con il 28,71% di voti (con uno scarto di SOLI 137 voti sulla lista successiva).
Ma vorrei aggiungere, caro Sindaco, che non è ancora tempo di tirare fuori “scopa e scopettino” perché il 71.29% dei cittadini vegliesi, per fortuna, non è “stato asfaltato”.
Se ci pensiamo, è più della metà della popolazione che ha votato per NON essere rappresentata dall’attuale sindaco. Quindi no! “Nu ci ati fatti fore!”.
Ergo, rinnovo ancora i miei auguri a questa nuova amministrazione.
Peccato che la fontana di Piazza Umberto I fosse vuota e spenta, altrimenti, il 22 settembre, avreste potuto onorare i più grandi tifosi leccesi nel giorno del passaggio dalla serie B alla serie A..
marta
*Console Appio Claudio Cieco, 300 a. C. circa.